Le donne: solo loro che mancano

Pubblicato da Elisabetta il 16 Luglio 2008

Nel 2006 ho frequentato un corso all’Universtià di Brescia dal titolo “Donne, politica ed istituzioni” che trattava del tema della “non presenza” femminile nel mondo politico. L’argomento ha sempre suscita il mio interesse.

Ed in questi giorni, dalla lettura del libro intitolato “La Deriva: perché l’Italia rischia il naufragio”, continuo ad apprendere dati sconcertanti.

Pagina XVII: “Le donne: sono loro che più ci mancano. Basta scorrere l’elenco dei manager più pagati pubblicato dal “Sole 24 ore” alla fine del marzo 2008: Matteo, Cesare, Riccardo, Giovanni, Gabriele, Luciano………….Per trovare una donna bisogna scendere all’ottantesimo posto: Luisa Torchia, consigliera di amministrazione di Atlantia (Gruppo Autostrade), Cassa depositi e prestiti e Acea. Tra le prime cento in realtà, avrebbero rivelato i bilanci successivi, ce ne sono altre: Jonella Ligresti, Giulia Ligresti e Marina Berlusconi. Rispettivamente figlie di Salvatore Ligresti e Silvio Berlusconi. Ma donne non “figlie di”? ZERO”. Aggiungo io, non è cambiato molto dai tempi del Sette – Ottocento ad oggi. Le donne ai vertici “anonime” non hanno posto. Così come non hanno peso nel mondo del lavoro; quando riescono a raggiungere una posizione di rilievo difficilmente viene considerata meritata.

Continuano gli autori “Il tasso di occupazione femminile, un dato che spesso coincide con quello dei Paesi più ricchi, ci vedeva nel 1996 nella posizione di coda. Adesso siamo, col 46% ultimissimi. Dopo la Grecia, la Polonia, l’Ungheria…..Ultimissimi. Dieci punti sotto la Repubblica Ceca. Quindici sotto la Slovenia. Venti sotto gli Stati Uniti e la Finlandia. Quasi trenta sotto la Danimarca”. Ma questo non è in controtendenza al fatto che le donne sono più determinate e che sono loro che portano a termine in maggior numero gli studi? E poi cosa succede, perché le donne non hanno possibilità non dico di accedere al vertice, ma addirittura di lavorare?

L’Italia ha la percentuale più bassa d’Europa delle donne leader: 17,2%, dodici punti sotto la media europea.

Per non parlare poi del rapporto donna – politica: il peso delle donne in Parlamento e al governo è dell’11%, dietro di noi c’è solo la Polonia. I paesi più competitivi dell’Occidente hanno una forte presenza di ministre.

E in conclusione mi chiedo: perché noi avvaliamo questa situazione? Perché noi donne partecipiamo alla determinazione o/e subiamo questa situazione? Perché ci lasciamo appiattire?

Vorrei trovare la risposta a queste domande, ma per trovarla serve il confronto con altre donne, con altre realtà.Per questo ho deciso di mettere di seguito la traduzione in inglese di queste riflessioni.

Per altre informazioni

www.pariopportunita.it

www.retenazionaledpi.it
On 2006 I attended a course at the University of Brescia from title “Women, politics and institutions” that deals with the problem of “no presence” of women in the political word. This subject has been aroused my interest.
And in these days, from the reading of the book entitled “La Deriva: why Italy does risk the failure”, I read in the book perplexing data.
Page XVII: “The women: are them that are absents. Well, glacing through the list of most paid manager published in the newspaper “Il Sole 24 0re” at the end of 2008: Matteo, Cesare, Riccardo, Giovanni, Gabriele, Luciano…….. To find a woman it needs to go down at the eightieth post: Luisa Torchia, council member of Atlantia (Gruppo Austostrade),Cassa depositi e prestiti and Acea.
Between the first hundred really, there are others: Jonella Ligresti, Giulia Ligresti e Marina Berlusconi. Respectively daughters of Salvatore Ligresti and Silvio Berlusconi. But women not “Daughters of”? Zero. I add, it doesn’t change anything from long time, since ‘700 – ‘800 until today. Women leader “anonymous” haven’t a place, neither in the working environment.
Writers resume: “The female occupation rate, a data that often correspond with that of the most riches countries, it saws us in the 1996 at the end. Now, we are with 46% the latest after Greece, Poland, Hungary….latest , ten points under Chechnya, fifteen under Slovenia, twenty under U.S.A. and Filandia.
Almost thirty under Denmark. But these, is not trendy with the women determination and also with the idea that a larger numbers of women finish school.
And than, why women can’t to be leader or simply workers?
Italy has the lower percentage of women leader: 17,2% , twelve points under European average.
Women in Parliament and in the government are 11%, after Italy only Poland.
The most competitive Western Europe Countries have a big presence of women in politics.
And us, why do we allow this situation?
Why do we disappear?

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