Pubblicato da Marziana il 18 Luglio 2009
Una prassi tutta Italiana : se non vuole la fattura il costo è….. se invece vuole la fattura il costo è…. + Iva.
Tempo fa erano prevalentemente i dentisti, ne ho cambiati alcuni e non c’è stata eccezione alcuna, se non lo scorso anno quando sono andata in Croazia, Croazia appunto non Italia.
Ora anche il meccanico, l’elettricista, i servizi ambientalisti (lo spurgatore di fogne, come veniva definito un tempo ) è solo l’ultimo nella sequenza temporale. Ne ho parlato con altre persone e la musica è sempre la stessa.
Da tempo penso che la civiltà di una nazione si evince dalle norme di cui si dota, dal rispetto delle stesse, ma ancor di più dalla capacità di mettere in discussione e di modificare quelle sbagliate.
Sempre più spesso mi chiedo in che sorta di paese mi trovo a vivere, come potrà questo paese sopravvivere a se stesso e uscire dalla crisi, ognuno decide quali regole applicare a se stesso invece di portare avanti un dignitoso processo di revisione delle stesse.
Dove è finita l’onesta? dove sono finiti i galantuomini, quegli uomini che con una stretta di mano suggellavano un patto, dove è finito il controllo sociale?
Sono nata a Gambara nella bassa Bresciana 54 anni fa, ricordo bene il rapporto che mio padre intratteneva con gli altri membri di quella piccola comunità, ricordo mio padre che guardando l’altro dritto negli occhi e una stretta di mano ‘siglava’ un accordo, un accordo che se disatteso avrebbe portato chi ne fosse venuto meno ad essere definito con una negazione: non è un galantuomo.
La comunità conosceva benissimo i suoi appartenenti chi era e chi non era ‘galantuomo’; i più lo erano, i ‘furbi’ erano ben noti, disprezzati e ove possibile isolati e l’Italia poteva crescere e prosperare, i furbi erano la minoranza della popolazione.
OGGI? no oggi questo non accade più, sembrano essere i ‘furbi’ i vincenti oggi e sembrano purtroppo essere la maggioranza della popolazione e non più la minoranza come un tempo e le comunità in generale sembrano nei loro confronti esprimere il concetto: hai visto… cosa ha fatto… è furbo… è bravo !
Marziana
Anonimo Alberto ha detto…
Oramai i valori morali sono stati sostituiti dai valori monetari… il resto è una conseguenza.
18 luglio 2009 14:19
Marziana ha detto…
pubblico la mail di don Angelo, come mi è stata inviata perchè come scrive egli stesso in fondo alla stessa non ha molta abilità con il blog.
Cara marziana, ho letto nel tuo “blog” le tue riflessioni sul “sistema dei furbi alla maniera italiana”. Mi spiace che alla fine ti debba dare “un ottimo” per quanto hai scritto. E’ vero, ma me ne vergogno. Non perchè tutti sono disonesti, ma perchè in questa uma società i furbi trovano spazi e appoggi, senza esonero neanche per il sottoscritto. Ho sulla scrivania un libro che mi affascina. Il titolo “Primo Mazzolari -uomo libero” di Anselmo Palini – Ed.AVE finito di stampare nel gennaio 2009.
Questo don Primo Mazzolari ha passato vari mesi nascosto nella canonica di Gambara verso la fine della 2^ guerra, braccato dai fascisti e scelto per il plotone di esecuzione varie volte. Un uomo che non si è mai piegato accettando i soprusi e le ingiustizie, particolarmente verso i proveri. Se ti riesce leggilo. Penso che dai nostri paesi poveri sono usciti uomini veri, di parola data e mantenuta come era tuo padre. Di questi sento orgoglio, mentre inorridisco al pensiero di una società che favorisce i furbi. Non ho scritto sul blog perchè non ci riesco a causa della mia poca abilità. Ti stimo. Ciao don Angelo
18 luglio 2009 16:31
Anonimo anna ha detto…
Ciao, siamo rimasti in pochi a pagare le tasse e le paghiamo, a mio avviso, oltre il dovuto proprio perche’ l’evasione e’ gia’ prevista in partenza…la maggior parte di coloro che ha a che fare con il “privato” evade non appena puo’ perche’ nessuno lo controlla vedi esercenti, artigiani e liberi professionisti. Io non amo particolarmente l’America, ma approvo le loro leggi fiscali che permettono ad ogni cittadino di scaricare dalle tasse tutte le ricevute scaricabili, quindi va da se che se puoi detrarre, ti fai fare la fattura ed il controllo e’ facilmente incrociato. Evidentemente non interessa a nessuno tutelare i privati, tanto vanno a colpire chi e’ facilmente controllabile come i lavoratori dipendenti che versano regolarmente le loro tasse per forza di cose, e gli autonomi che lavorano con ditte e quindi fatturano tutto, cioe’ le categorie dei poco furbi, NB non degli ONESTI, ma dei POCO FURBI, cosi’ vengono considerati.
Io preferisco guardarmi in faccia alla mattina e sapere che non ho nulla di cui vergognarmi…che ne dite?
Anna
21 luglio 2009 12:41
Marziana ha detto…
Ciao Anna,
anch’io appartengo alla categoria di quelli che la mattina si guardano in faccia senza vergogna,
purtroppo temo che anche chi agisce con disonestà lo faccia, si guarda in faccia senza vergogna…se almeno provasse vergogna, forse avremmo fatto un passo avanti. Forse il ‘cuore’ del problema è proprio questo.
21 luglio 2009 13:10
Guglielmina ha detto…
In Italia frodare l’IVA è una prassi normale. L’anormalità è corrisponderla.
I dipendenti pagano le imposte in base a ciò che percepiscono. La maggior parte delle altre categorie no. Dipende dall’integrità morale delle persone.
Nella mia esperienza personale si va dalle agenzie di trasloco, alle immobiliari, ai medici, ai dentisti, agli idraulici, ai meccanici. La premessa è sempre la stessa: “Con fattura o senza fattura?” E di fronte alla possibilità di sborsare meno facendola franca si opta per il nero. Dimenticando che chi incassa non ti fa un regalo. Semplicemente non versa soldi allo Stato.
Le imposte finanziano servizi di cui tutti usufruiscono. Anche chi non dichiara ciò che realmente guadagna!
Questo comportamento scorretto credo sia legato alla mentalità di oggi.
Furbo = intelligente
Onesto = stupido
Sei furbo perché sei abile a fare il tuo interesse, perciò sei intelligente!
Dell’onestà invece si sono persi significato e pratica. Rettitudine, moralità, amore di giustizia sono spesso solo parole e il rispetto di se stessi, degli altri e delle norme un optional.
Partendo dal presupposto che lo Stato siamo noi va da sé che gabbare lo stato è gabbare noi stessi, cosa certo non molto intelligente.
Il problema è che non ci sentiamo Stato! Siamo vessati da imposte a cui non fanno riscontro altrettanti benefici in servizi. Dai noi milioni di euro si perdono. Fiumi di denaro diventano infiniti rivoli che a un certo punto scompaiono.
Ciò non giustifica la frode dell’Iva ma può costituire una motivazione.
Per non parlare poi di condotte esemplari: politici che compensano in nero i portaborse!
E magari dare il buon esempio?! Sarebbero più credibili e ciò migliorerebbe il rapporto del cittadino con la politica, lo stato, le imposte e le tasse.
Forse allora l’onestà rispunterebbe a vantaggio della collettività.
26 luglio 2009 15:53
Marziana ha detto…
ieri a Desenzano del Garda sono entrata nel bar della stazione ed ho acquistato un bottiglietta di the freddo, costo 2,50 euro non ho avuto alcun scrontrino.
Oggi ho portato l’auto ad uno degli autolavaggi di Gussago, ho speso euro 15, non ho avuto ne scontrino ne alcun genere di ricevuta.
Tra i pochi che sempre rilasciano lo scontrino e l’ho rilevato sia al mercato di Gussago che a quello di Cremona, gli esercenti dei banchi del mercato, tutti quanti, se lo dimentichi quasi ti rincorrono per consegnarti lo scontrino. Una categoria di onesti o un maggior controllo ?
6 agosto 2009 23:03
Elisabetta M. ha detto…
Dalle ultime indagini ISTAT è emerso che la metà dei contribuenti italiani, cioè uno su due, ha dichiarato al fisco meno di 15.000 euro di reddito e che i ricchi con più di 200.000 euro di entrate l’anno sono solo lo 0,2% del totale..
I dati li abbiamo, la quotidianità non fa altro che confermarli,,,io aggiungo all’elenco delle attività riportate nei precedenti post anche le parrucchiere.
In tempo di crisi,,,anche la solidarietà è in crisi, perché pagare le tasse è solidarietà. Il problema è al solito l’egoismo: si pensa di più a se stessi non rendendosi conto che ogni nostra azione è connessa a quella degli altri. Il sistema collettività è determinato dai nostri comportamenti.
Tutto è estremamente collegato,,,,,la caduta del valore e del significato della parola PROMESSA è lo stesso nella vita privata come negli affari….
Mi viene in mente la promessa di matrimonio,,,tra i giovani,,chi ci crede più? Quanti sanno cosa comporta a livello psicologico e religioso veramente?
E se non ha più significato il valore dell’unione tra un uomo ed una donna, che dovrebbe costituire il nucleo primario della società, come possiamo credere che una promessa “commerciale” abbia più significato?
Elisabetta M.
8 agosto 2009 13:58