Pubblicato da Marziana il 2 agosto 2009
Alcune settimane fa ho suggerito ad un’amica la lettura di “Valori” di Giorgio Alberoni, pubblicato da Rizzoli nel 1993 e come talvolta mi accade riaprendo un libro letto da tempo, ho sbirciato in giro ed ho iniziato a rileggerlo.
Ho da sempre l’abitudine di sottolineare, evidenziare con barre laterali, talvolta di datare i passaggi salienti. Un passaggio evidenziato mi ha catturato più di altri, forse perchè la data è il 28 novembre e il 28 novembre è anche il compleanno di Daniela, curiosa la casualità.
A pagina 96
“La nostalgia di qualcosa che abbiamo assaporato e perduto….”
“Il rimpianto, che non è semplice nostalgia, ma contiene un rimprovero verso noi stessi per quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Non abbiamo agito, abbiamo sbagliato, l’occasione è passata ed è sprofondata nel ‘così fu’ come lo chiamava Nietzsche. E noi vorremmo ritornare in questo passato e correggere i gesti di allora. Impresa impossibile, folle ?. E arriva il rimorso. Anch’esso una potenza positiva, una potenza morale, un risveglio. Anch’esso ci fa vedere il mondo in un altro modo, e ci trascina fuori dal nostro comodo, abituale noi stessi.”
La data: 28-11-1994
“Sono queste le energie che si attivano, che premono che trionfano nel giorno della rinascita e della redenzione che appare dopo un prolungato periodo di aggiunstamenti continui, di compromessi più o meno grandi, fino a quando non abbiamo perso tutta la nostra freschezza e tutta la nostra autenticità, e ne sentiamo il vuoto. Fino a che non abbiamo raggiunto un grado doloroso di estraniazione da noi stessi.
Allora il passato si schianta sul presente, lo scuote, lo comprime, fino ad una soglia, oltre la quale lo spezza. Allora si sbriciola l’equilibrio faticosamente tenuto in vita con stratagemmi e a forza di volontà, si lacera la trama fatiscente della normalità quotidiana.
Le relazioni e le credenze precedenti riparate, aggiustate, difese con un continuo sforzo di rinuncia, di autosacrificio, di falsificazione, svaniscono………..”
……” in tutti i casi l’individuo sperimenta un mutamento interiore, la metanoia di cui parlava san Paolo……”
…..” Vi sono poi i grandi mutamenti sociali, le rivoluzioni. Negli ultimi anni sono crollati i miti del comunismo sovietico. Anche l’Italia ne è stata travolta, perchè aveva il più grande partito comunista dell’Occidente e tutta la sua organizzazione politica era stata finalizzata per convivere con lui.
Sono sorti movimenti come la Lega, la Rete, il movimento referendario di Segni che hanno scosso il vecchio sistema politico…… E’ da questi movimenti che sorge la seconda repubblica. Da quella che un giorno verrà ricordata come la rivoluzione di “Mani Pulite” Da un grande rinnovamento Morale.”
QUI INSERISCO UN MIO COMMENTO
la Rete è scomparsa, del movimento referendario di Segni si è persa memoria, solo la Lega è rimasta e “Mani Pulite” il grande movimento di rinnovamento morale, negli anni ha assunto più i connotati del giustizialismo che della giustizia.
Nessuno di questi movimenti e partiti ci ha lasciato come eredità una maggior moralità nella politica.
A distanza di quasi un ventennio non vedo differenza alcuna nella moralità della classe politica, cosa differenzia la Prima dalla Seconda Repubblica ? solo un cambiamento di ‘gestione’ e un imbarbarimento delle istituzioni. Siamo ancora in mezzo al guado, tanto che sempre più spesso penso che la seconda è peggiore della prima.
….. CONTINUA dal libro di Alberoni
“… Anche in questo caso ciascuno deve poter vivere fino in fondo la sua rinascita, diventare pienamente ciò che lo chiama ad essere il suo tempo. Ma fino a che punto deve rompere con il suo passato? Deve dimenticarlo, come se non fosse mai stato suo? Può dire: ‘ io sono un’altra persona e non ho nessuna colpa, nessuna responsabilità di ciò che un tempo quel me stesso ha fatto ?’
Recentemente nella sua visita in Albania, papa Wojtyla ha ammonito gli albanesi: non dimenticate quasi cinquant’anni di oppressione e di orrore, Non dimenticate il regime comunista……… Tutta la psicanalisi di Freud è un invito a ricordare, a ripercorrere il passato, a ricostruire l’integrità del proprio Sé..
…. NON DIMENTICARE…….
Convertirsi significa entrare in un altro gruppo, un altro partito, un’altra chiesa. E ogni gruppo vuole tutto per sè, vuole una fede integra, vuole totale dedizione, vuole l’abiura degli errori del passato…..
….. Ma la totale abiura, il rifiuto in blocco del passato è moralmente pericoloso. Perchè, dimenticandolo, non vengono automaticamente cancellate le colpe. E inoltre perchè anche nel passato più malvagio ci sono degli atti buoni, c’è stato qualche movimento verso l’alto.
Aprite le Confessioni di sant’Agostino………. E la durezza, la radicalità che Agostino applica a sè, lo sradicamento dell’eresia che compie in sè, lo compirà impietosamente sugli altri.
….. Come è diverso l’insegnamento di Gesù Cristo consegnatoci dai Vangeli! Gesù Cristo si preoccupa di conservare sempre il rapporto con il passato. Non vuole che nulla vada perduto. Il suo messaggio è esplicito: non sono venuto ad abrogare la LEGGE , ma a completarla. Fa continui riferimenti alla LEGGE, alle profezione. Quasi ogni sua parola riecheggia altre parole della Bibbia, fino all’ultima disperata invocazione sulla Croce. Vale la pena di riscoprirlo nel bellissimo commento alla Bibbia di Sergio Quinzio.
La parola di Cristo rompe e collega.
Invece quando il nuovo amore, la nuova fede, la nuova ideologia, rompono totalmente col passato, l’uomo nuovo non ha più obblighi, doveri. Viene preso da una specie di ebrezza, da un senso di libertà totale che lo conduce facilmente all’eccesso. Verso il rifiuto più completo dei limiti, verso il desiderio inestinguibile di conquista, verso l’intolleranza e il fanatismo. E’ successo a sant’Agostino quando ordina lo sterminio dei donatisti, a Lutero quando chiede il massacro delle bande omocide e ladre dei contadini, a Calvino quando condanna Michele Serveto, ai rivoluzionari francesi nel nome della Ragione, fino ai genocidi del XX secolo nel nome del nazismo e del comunismo.”
MIA NOTA
Alberoni si è dimenticato di citare l’INQUISIZIONE che ha attraversato i secoli ed ha compiuto azioni immonde ed efferate SOPRATUTTO sulle donne
….CONTINUA
” Ciò che vale per l’individuo vale, a maggior ragione, per le collettività. Aveva ragione Hegel. Dove non ci sono radici, costumi, obblighi, responsabilità concrete, dove non ci sono più freni, TRIONFA L’INTELLETTO ASTRATTO, il principio astratto, spietato, immorale.
Si, io affermo che ogni ricominciamento che vuole essere assoluto, ogni principio che vuole essere assoluto, assolutamente puro, non ha nulla di morale. La moralità è possibile solo se questo annullamento del passato, questa abiura, questa semplificazione non viene ammessa”….
MIO COMMENTO
Ho riportato i passaggi perchè li condivido, si potrebbe sintetizzare tutto nella locuzione:
“gettare l’acqua col bambino”
che è purtroppo quanto ancora una volta è accaduto, abbiamo gettato l’acqua col bambino e quel rinnovamente morale, possibile auspicabile non si è verificato.
Morale e politica, un miraggio ? o invece un miracolo che potrebbe in futuro accadere ?
Non mi spingo oltre per oggi, il resto alla prossima…
Marziana