Pubblicato da Giulia il 20 luglio 2010
I gruppi di acquisto solidali (GAS) sono ormai una realtà ben diffusa ma in tanti ancora non sanno di cosa tratti o li confondono con un mero concetto di ‘supermercato alternativo’, a cui aderire per avere merce a prezzi scontati.
I prezzi sono si convenienti, ma per prodotti comunque di qualità e spesso biologici, quindi se uno acquista al discount o non acquista biologico, qui trova senz’altro prezzi più alti. E se anche di acquisti si tratta, come la A infatti sta ad indicare, c’è un altro punto altrettanto essenziale, ed è rappresentato dalla S di solidale, ovvero, acquistare con un’idea di eticità, equità e sobrietà. E quindi:
- solidali con l’ambiente – preferenza per prodotti biologici, a marchio Equo e Solidale, a Km 0 (compatibilmente con il tipo di prodotto acquistato – le arance, ad esempio, non potranno mai essere a km 0), acquistati presso fornitori dove le risorse, siano esse manodopera, animali o territorio sono trattatati con rispetto.
- solidali con i produttori. Il caso del Bio Caseificio Tomasoni è d’esempio – un produttore che è stato aiutato economicamente grazie anche ai membri dei GAS che volontariamente gli hanno prestato dei soldi, oltre che continuando a fargli ordini (se cercate su internet al riguardo troverete vari articoli che lo riguardano).
- solidali con gli altri membri del gruppo e non. Si condividono i compiti, ognuno gestisce un fornitore o si occupa di qualche aspetto connesso col gruppo; ci si unisce con altri gruppi per acquisti più importanti o per far sentire la propria voce; si sostengono membri del gruppo, sia in caso di difficoltà ma anche più banalmente, condividendo delle risorse come un surplus dell’orto o prestandosi a ritirare qualcosa per qualcuno che non può.
Come ci si iscrive al gruppo? Su internet (http://www.retegas.org/) sono disponibili gli indirizzi dei gruppi e potete cercare quello più vicino a voi. ‘Vicino’ direi che è una parola chiave che dovrebbe condizionare la vostra adesione. Personalmente mi ero iscritta ad un gruppo abbastanza vicino come referente (persona che fa un po’ da capogruppo) ma poi sparso per tutta la città per quanto riguardava i ritiri, che venivano gestiti dai vari soci. Mi trovavo a dovermi catapultare di qua e di la ogni settimana per andare a prendere quanto avevo acquistato di volta in volta, il che diventava costoso sia in termini di tempo che di carburante. La referente di quel gruppo mi ha però indicato un Gas più piccolo, che non era elencato in internet, e che stava proprio in fondo alla mia strada, con il quale si è potuto creare quindi anche un senso di appartenenza come vicinato. Gente che poi si incontra alla fermata del bus o in bicicletta la sera, per intenderci, e che prima, non essendo della zona, non si conosceva affatto.
Anonimo Anonimo ha detto…
….occorre la scusa di una scuola nuova per espropriare il terreno della Fonderia troppo vicina al SALUMIFICIO nuovo di via Mandolossa e delocalizzarla in altro sito a spese dei cittadini di Gussago (e che spese!!) perchè rischia di inquinare la produzione di insaccati li vicino ….che scandalo….e poi dicono che il PGT non se l’e’ fatto a Suo favore…sarà ma questa è l’ultima chicca..
26 luglio 2010 10:39
Blogger Marziana ha detto…
Grazie Giulia,
per questa utile e interessante informazione sui GAS, oltre all’aspetto alimentare (anche se noi siamo quel che mangiamo) mi pare di capire che i GAS creano/consolidano il tessuto sociale e la comunità prossemica.
Un tessuto sociale che purtroppo da molto tempo viene disintegrato con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Marziana
26 luglio 2010 12:38
Marziana ha detto…
Come titolare di questo blog ho approvato e pubblicato, pur di malavoglia, il commento di Anonimo, anche se ritengo che in generale si dovrebbe mettere almeno il nome di battesimo, sopratutto quando si esprimono considerazioni politiche.
Pongo a me e a voi un domanda: che valore ha un commento,sul blog in questo caso, oppure una denuncia anonima in altri casi?
Marziana
26 luglio 2010 12:46
Daniela ha detto…
L’esperienza dei gas, come altre quali il microcredito o l’economia di comunione, mettono in luce come la relazione possa incidere in maniera significativa sulle leggi economiche, al punto che si promuovono convegni, studi e ricerche anche all’interno della prestigiosa Università Bocconi che si chiedono quanto e come si possa calcolare la variabile “relazione” all’interno delle leggi economiche.
E’ importante rendersi conto che ogni gesto ha valore, anche se piccolo, perchè cambia totalmente il mondo attorno noi: ognuno di noi con la consapevolezza delle conseguenze delle sue scelte quotidiane cambia il modo di vivere di tutti.
25 agosto 2010 20:54
Marziana ha detto…
Riprendo e sottolineo la tua frase:
ognuno di noi con la consapevolezza delle conseguenze delle sue scelte quotidiane cambia il modo di vivere di tutti.
Metto l’accento su un aspetto della tua sintesti che potrebbe non essere subito rilevato:
Ognuno di noi ha un enorme potere e lo puo’ esercitare su di se ottenendo un cambiamento globale.
30 agosto 2010 20:52