Pubblicato da Marziana il 15 agosto 2010
Il Time di agosto dedica la copertina ad Aisha, una diciottenne afghana sfigurata dai talebani, con l’amputazione del naso e delle orecchie. Il periodico ha dedicato il servizio più importante alla condizione delle donne afghane.
TG e notiziari radiofonici ne hanno dato ampio risalto. Anch’io come tutti sono stata colpita dalla brutalità dei talebani, ma non mi ha meno colpita lo stupore che aleggiava intorno alla notizia e che diffondeva oltre all’ incredulità, anche la sensazione che tali comportamenti appartengo a quella cultura arcaica e tribale e sono quanto di più lontano dal civile occidente e dall’Italia.
Riporto di seguito i link relativi ad alcuni recentissimi eventi verificatisi nella civilissima Italia, puramente a titolo di esempio tra i numerosi che abitano quotidianamente la cronaca.
http://www.intopic.it/notizia/2149801/
In Italia le donne non vengono mutilate, ma vengono uccise, massacrate di botte, violentate. Quanto praticato ad Aisha è terribile, ma lei è ancora viva e grazie ad un intervento al volto potrà ritrovare le sue sembianze e continuare a vivere, le donne uccise giacciono invisibili sotto una coltre di terra, dimenticate, ignorate.
Più comodo pensare che qui la brutalità e la violenza verso le donne non avvengano e che vi sono pochi e isolati casi. Niente di più falso, come altrettanto falsa è l’idea che violenze e stupri avvengano fuori; NON è COSI’ LA MAGGIOR PARTE DELLE VIOLENZE AVVIENE IN FAMIGLIA.
Mi auguro che in futuro Time vorrà dedicare una copertina e il servizio più importante alla condizione delle donne Italiane.