Pubblicato da Elisabetta il 15 gennaio 2010
I fatti di Rosarno suscitano rabbia, indignazione e tristezza. La prima cosa
a cui ho pensato è la lettera di Don Fabio Corazzino inserita sul blog. Non è cambiato nulla da quando Gesù è stato messo in croce, questo mi sento di dire.
Le immagini degli alloggi degli immigrati, lo sfruttamento quotidiano del
loro lavoro, la loro povertà è del tutto indifferente alla nostra società
composta di persone abituate ad avere tutto e a stare bene.
Accanto alla povertà assoluta di queste persone nello stesso telegiornale
hanno dato la notizia della nascita di corsi di massaggio per animali
domestici.
E’ una società confusa la nostra; e non so a che posto viene messo il valore della vita?
Le considerazioni economiche e politiche dei fatti sono altrettanto gravi.
La maggior parte degli stagionali al nord come al sud è risaputo che lavorano in nero e per pochi soldi. Tutti sapevano, ma il sistema di omertà in cui viviamo è questo.
Le domande sono molte. Dove sono le autorità? Dove sono i controlli? Dove stiamo noi persone normali? Davvero gli immigrati ci tolgono lavoro? E che tipo di lavoro?
In Italia c’è crisi e le arance vengono lasciate sugli alberi perché non è
conveniente raccoglierle! Tanto ci sono gli aiuti della Comunità Europea che arrivano anche se non raccogli nulla.
Che valore ha veramente la merce ed in particolare ciò di cui ci nutriamo?
Dalle cose necessarie siamo partiti nel passato per arrivare oggi al tutto che non è niente.
Elisabetta