Pubblicato da Marziana il 23 marzo 2011
In questo momento in cui il paese è allo sbando totale, senza un governo reale, dove i partiti e la classe politica sono una oligarchia, dove la maggioranza nel parlamento è asservita alla leadership e la leadership ne è ostaggio, dove i presidenti delle due camere sono in bellicosità reciproca, dove la presidenza del consiglio è in guerra con tutte le altre istituzioni, dove le istituzioni vengono fatte a pezzi ogni giorno, dove la magistratura va oltre il suo ruolo di baluardo della legalità e pare agire come una opposizione reale, in assenza di una vera opposizione politica, il presidente Napoliano è l’unico punto di riferimento, fermo, reale, presente e onesto in questo paese dove la disonestà, la mezogna e il crimine sembrano aver superato l’onesta, la correttezza e il rispetto dell’altro.
Non sono mai stata patriottica, la Patria non è uno dei miei valori di riferimento, ma ora in questo momento storico anch’io mi unisco alle voci di tutti coloro che nei giorni scorsi hanno cantato l’inno d’ Italia, l’inno dell’unità d’Italia.
VIVA L’ITALIA, dove l’Italia è quel progetto in cui nel risorgimento in molti hanno creduto e per il quale hanno combattuto e sono morti.
Mi inchino davanti ai morti del risorgimento perchè il risorgimento ha avuto termine con la 1 guerra mondiale, da molti vista come la IV e ultima guerra di indipendenza, e molti sono stati i morti.
Alla storia si deve rispetto, ma sopratutto dalla storia potremmo imparare, potremmo perchè sembriamo incapaci di farlo.
Ieri sera alla trasmissione otto e mezzo condotta da Lilly Gruber su La 7, era presente il sig. Salvini della Lega, le parole di questa persona mi hanno dato i brividi e dentro di me ho pensato: spero di non dover mai incontrare nel momento del bisogno, un leghista sulla mia strada, perchè non solo non avrei aiuto , ma riceverei con tutta probabilità un calcio nella schiena per essere finita prima… il livello di egoismo e disumità mi hanno lasciata senza respiro.
C’è da dire che oltre confine le cose non sembrano andare molto meglio e mi riferisco alle crisi del nord africa e del medio oriente, alla incapacità dell’Europa di trovare una soluzione alla situazione in Libia, ai totalitarismi dalla Cina alla Russia, perchè anche se in Russia il comunismo è caduto con il muro nel 1989, non possiamo certo essere tanto ingenui da ritenere che la Russia sia democratico, Anna Stepanovna Politkovskaja, e così via sulla scena internazionale, l’Iran, il Pakistan, la tragedia del Giappone…
Qualcuno dice che, in ogni tempo, Dio manda sulla terra 36 giusti perchè aiutino gli uomini a non smarrire la via, come ad esempio Martin Luther King, Mahatma Ghandi, tra coloro che se ne sono andati; Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, tra coloro che sono ancora con noi;
se mi guardo intorno vedo i grandi andarsene ma non vedo altri giungere, come se Dio se ne fosse dimenticato, o forse anche Dio ha perso la speranza e se Lui perde la speranza noi siamo senza speranza.
Ma non è solo la speranza che pare venir meno, vedo sempre più diradarsi anche carità e fede, come se le virtù avessero abdicato ai vizi.
Alcuni anni fa sono stata invitata a partecipare ad una mostra di pittura il cui tema erano i peccati capitali, ho dipinto il quadro la cui foto è riprodotta qui accanto e il cui titolo è “Superbia”.
Marziana