Incollo di seguito il link dell’intervista a Riccardo Ruggeri del 24 febbraio 2018, quando non era ancora esploso lo scandalo Facebook relativo alla mercificazione dei profili utenti, è una delle analisi più lucide e interessanti che negli anni mi è capitato di leggere, è una lunga intervista, ma vale la pena di leggerla fino all’ultima riga.
Mi pecco di far notare che mi sono sempre tenuta alla larga da Facebook, Twitter , Istagram proprio per le ragioni che oggi iniziano ad emergere. Due mesi fa per un progetto di ricerca in rete ho ‘dovuto’ aprire un profilo Facebook, che è di fatto solo un account di accesso. Non ho indicato alcuna informazione relativa alla mia persona, foto etc. ben consapevole di ogni implicazione; a dire il vero da molti anni provo a parlare con amici, parenti e conoscenti del problema ma, mi si passi la metafora, mi sento e mi sono sentita come Gesù che parla nel deserto, fuor di metafora mi sento e mi sono sentita una ‘marziana’.
Facebook, come anche Twitter e Istagram, è un gigantesco Data Center, con un unico proprietario, tutti i dati sono nelle mani di una unica società, e Facebook ha circa 2 miliardi di profili distribuiti in ogni angolo del pianeta, possiamo dire circa 1/4 della popolazione mondiale!