Qualche settimana fa, ho letto sull’Espresso, l’articolo dal titolo “E tu quante stelline vali” , è partito in Cina il primo esperimento di rating delle persone, l’articolo completo si puo’ leggere al seguente link.
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/01/16/e-tu-quante-stelline-vali/
Forse i più giovani non ricordano la rete senza l’armamentario di like e dislike , ma i meno giovani, come me, sicuramente si. Ricordo anche perchè si inizio a farne uso nei forum , evitare di riscrivere gli stessi contenuti. Sembrò un’ idea geniale.
Concordo con il contenuto, non lo riscrivo e metto il “like”. Oggi però l’uso dei like sembra avere preso una diversa piega, e da condivisione di vedute sugli argomenti in bacheca, sembra aver decisamente virato in direzione della approvazione dei contenuti. La differenza è sottile ma profonda. Concordare e condividere un argomento, pone in una relazione orizzontale, i due soggetti della relazione sono sul medesimo piano; approvare pone in una relazione verticale, il soggetto approvante è un gradino sopra il soggetto il cui contenuto viene approvato e ormai sempre più spesso si utilizzano per approvare o disapprovare le persone, per questo mi ha molto colpita, in chiusura dell’articolo, il richiamo alle due serie televisive :
The Orville la puntata ” Majority Rule”
in cui gli astronauti atterrano in un pianeta dove ogni cittadino schiaccia like o dislike sul petto dell’altro e i peggio quotati finiscono in un processo-talk show dove vengono condannati o assolti dai telespettatori via internet.
e il celebre episodio “Nosedive” (Caduta libera) di Black Mirror, che immaginava una società in cui a ogni persona era associato un punteggio da 1 a 5 in base alla sua reputazione pubblica, con premi e punizioni corrispondenti, tanto che mi sono chiesta, quanto davvero, siamo distanti da tutto questo, e se e quanto ne abbiamo la percezione
Per chi volesse approfondire: