La lezione di Anna Maria Testa, nella seconda parte del video della trasmissione di #Maestri del 12 marzo 2021 rai Tre, sui Bias cognitivi è forse la più interessante nella quale mi sono imbattuta fino ad oggi. Anna Maria Illustra chiaramente come e perchè si formano e si strutturano, non sono ineluttabili, si possono risolvere. Link al video
Accenna ancora ai Bias e alle Euristriche in questo interessante articolo sull’Internazionale del marzo 2020. Link all’articolo
Link all’articolo completo : https://www.queryonline.it/2021/03/19/dissonanza-cognitiva-e-pandemia-conversazione-con-carol-tavris/?fbclid=IwAR1EaFe7A7fqCdZh-gYos82JXU7mf0CF4ax5twD3hmDDrco7d_Svxs8GpFs
Alcuni estratti che ho trovato particolarmente interessanti:
….. La dissonanza cognitiva è l’esperienza di avere due credenze tra loro contraddittorie, oppure quella che si ha quando una nostra credenza è contraddetta da un nostro comportamento.
…. La dissonanza è una sensazione molto disturbante e come ha detto Leon Festinger – il primo ad aver sviluppato questa teoria nel 1950 – è motivante e spiacevole tanto quanto la fame e la sete. Quando sperimentiamo la dissonanza cognitiva non viviamo serenamente, dobbiamo ridurla per mantenere un confortante senso di coerenza.
….. Uno dei principali temi che affrontiamo nel nostro libro è quello di aiutarci a capire che i problemi che affrontiamo quotidianamente non sono unicamente causati da persone cattive, che fanno cose cattive e cercano di giustificare le loro cattiverie. (Sono sicura che tutti noi abbiamo in mente qualcuno che si adatta a questa descrizione). I nostri problemi sono causati da persone buone, che fanno cose cattive e cercano di giustificarle per preservare la loro convinzione di essere persone buone…..
Lasciate che vi spieghi meglio: queste auto-giustificazioni sono diverse dalle bugie che raccontiamo per toglierci dai guai, per convincere qualcuno, per fare in modo di piacere a qualcuno, per evitare il divorzio, per trovare lavoro, ottenere una promozione o fare soldi. Le persone mentono, ma non è questo ciò che ci interessa. La dissonanza è il meccanismo con cui noi mentiamo a noi stessi per preservare la nostra convinzione di essere buoni, gentili, competenti, morali, intelligenti quando ci vengono mostrate delle prove che dimostrano che non siamo stati gentili o intelligenti. La maggior parte delle persone, per proteggere l’immagine positiva che ha di sé, non ridurrà la dissonanza ammettendo di aver sbagliato, di aver fatto del male a una persona o di sostenere un’opinione che avrebbe dovuto essere buttata nel cestino già nel 1987. Continuerà a fare quello che stava facendo e lo giustificherà in maniera ancora più convinta sostenendo che è giusto, morale e appropriato……
…… Ma l’altro bias fondamentale per comprendere come funziona la nostra mente è il bias di conferma – la tendenza ad accettare e ricordare le prove che confermano quello che già crediamo, e a ignorare, minimizzare o banalizzare ogni informazione che è in contrasto con le nostre credenze-. Cercare prove che confermano le nostre credenze e rifiutare le prove che le confutano è davvero il modo principale con cui riduciamo la dissonanza. Questo è uno dei motivi per cui la scienza risulta essere fastidiosa per molte persone, perché mette sotto esame le nostre credenze. Ci mette di fronte alla possibilità che le nostre credenze potrebbero essere sbagliate e ciò causerebbe dissonanza.