In questi giorni, in occasione del quarantesimo anniversario, sono stati riportati alla memoria i tragici fatti del rapimento e uccisione di Aldo Moro e della sua scorta.
In quegli anni di ‘piombo’ avevamo Moro e Berlinguer, poi abbiamo avuto Renzi e Berlusconi, ora Salvini e Di Maio. L’Italia di 40 anni fa esprimeva persone della statura e dello spessore di Moro e Berlinguer, l’Italia di ieri Renzi e Berlusconi, oggi Salvini e Di Maio, tutti loro ci hanno rappresentato e ci rappresentano.
Se gli anni settanta sono stati detti di ‘piombo’, gli anni ottanta di ‘panna’ come potremmo definire gli anni ’20 del nuovo millennio e i decenni precedenti, gli anni novanta e gli anni ’10 del nuovo millennio ? gli anni novanta sono stati attraversati dalle inchieste di mani pulite, e dalla voglia di pulizia e rinnovamento, si potrebbero definire come gli anni del ‘diluvio’, che ha lasciato detriti e macerie.
Se dalle macerie della seconda guerra mondiale i nostri padri hanno costruito il miracolo economico degli anni sessanta, dalle macerie degli anni novanta sembra che noi ancora non siamo riusciti ad uscirne, la corruzione, il malaffare, le mafie, l’evasione fiscale sono ovunque e hanno generato e generano un clima di sfiducia, un gioco dove tutti perdono.
Nessuno vince in queste condizioni, qualcuno si arricchisce ma arricchirsi non è una vittoria. Se anche sei molto ricco e potente , ma devi avere una scorta e una protezione, se non puoi vivere in case isolate, a che ti serve? Se sei molto ricco e potente, ma vivi in un bunker sotto terra perchè sei un mafioso latitante a che ti servono potere e ricchezza ? Eppure molti sembrano perseguire il potere e la ricchezza come obiettivo di vittoria.
La giustizia sociale è ancora un miraggio.
Potremmo definire gli anni ’10 gli anni della ‘bolla’ , tutti sappiamo di che bolla parlo.
Rimane aperto l’interrogativo, come definire il periodo attuale ?
Potremmo definirli gli anni di sabbia, con la sabbia si costruiscono castelli , i castelli di sabbia che al tramonto crollano, asciugati dal sole, tornando ad essere solo sabbia che ci scorre tra le dita, senza più forma.