Pubblicato da me il 1 Luglio 2008
Da quando ne ho memoria negli annunci di lavoro viene indicata un’ età per il candidato.
Età minima, età massima.
Età che spesso contrasta con l’esperienza richiesta e il tempo di formazione.
Da lungo tempo mi interrogo sul perchè di una simile richiesta. Che importanza puo’ avere rispetto al lavoro da svolgere una volta definiti requisiti, competenze ed eventuali titoli ? (eventuali titoli poichè stabilite le competenze, il titolo non dovrebbe avere più importanza alcuna).
Sarebbe interessante sapere la ragione poichè per quante ipotesi abbia formulato nessuna ha resistito alle ragioni della logica. L’età del candidato non ha relazione alcuna con il lavoro da svolgere una volta specificati i requisiti e le competenze.
Ho invece notato che nei bandi e negli avvisi di lavoro della pubblica amministrazione questo dato pare non essere richiesto.
Secondo l’attuale normativa che regola il lavoro è possibile accedervi a partire dal compimento del 14 anno di età, fino all’età pensionabile e oltre per chi lo desidera.
Secondo l’articolo uno della Costituzione:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Quindi il lavoro come diritto-bene-dovere di ogni singolo cittadino, ma allora perchè questa discriminazione negli annunci di lavoro?
Sono solo io a chiedermelo o qualcun’altro lo ha già fatto prima di me ? qualcuno che magari ha già portato avanti il problema nelle opportune sedi ? e come si fece per la discriminazione di genere nella destinazione degli annunci di lavoro, anche questa discriminante potrebbe essere superata?